Scottish Cup 1998 – Il trionfo degli Hearts

Per la maggior parte dei tifosi degli Hearts di una certa età, il 16 maggio 1998 sarà sempre l’apice nel periodo trascorso a guardare il club. Per altri invece sarà semplicemente il miglior risultato della storia del club.
Una maledizione durata 36 anni
I Jambos erano senza trofei da 36 anni, ovvero dalla League Cup sollevata nel 1962, e sono state le vittorie sfiorate negli anni successivi a convincere alcuni tifosi che non avrebbero mai visto la loro squadra trionfare nuovamente. La sconfitta nella finale di Scottish Cup del 1976 contro i Rangers, in cui gli Hearts subirono la rete dello 0-1 nel primo minuto di gioco, fu seguita dieci anni dopo dalla straziante perdita della doppietta Scottish Premiership e Scottish Cup nell’86, dopo le sconfitte con Dundee e Aberdeen nel giro di una settimana. Il ritorno in finale di Scottish Cup avvenne nel 1996, ma gli Hearts furono spazzati via dai Rangers con un umliante 5-1, con la compartecipazione di Gilles Rousset, portiere francese degli Hearts. La finale di League Cup del 1997 contro i Rangers sembrò la conferma di un tabù che i Jambos non erano in grado di sfatare. Dopo essere andati in svantaggio di due reti, Hearts tornarono in parità sul 2-2 e molti erano convinti che avrebbero vinto, solo che un secondo tempo di un ispiratissimo Paul Gascoigne (che, da quanto raccontato, si bevette un doppio whisky all’intervallo) trascinò i Rangers alla vittoria per 4-3. Circa 18 mesi dopo, la squadra di Tynecastle aveva sfidato le due dell’Old Firm fino in fondo nella corsa al titolo, prima che il Celtic ponesse fine alle speranze dei rivali con dieci vittorie di fila. La finale di Scottish Cup era l’ultima occasione per i Rangers di salutare il manager Walter Smith con un trofeo, e anche diversi giocatori erano destinati a lasciare il club di Ibrox.
Una finale per niente imprevedibile
Alla fine degli anni ’90, l’Heart of Midlothian era la principale alternativa in Scozia a Celtic e Rangers. Pur non raggiungendo la finale di Scottish Cup, il Celtic aveva disputato una stagione memorabile, vincendo il campionato, con 2 punti di vantaggio sui Rangers e 7 sugli Hearts, e la League Cup, battendo in finale il Dundee United per 3-0. Nel terzo turno di Scottish Cup, l’Heart of Midlothian aveva battuto agevolmente il Clydebank per 2-0, mentre i Rangers avevano vinto a fatica ad Hamilton per 2-1. Nel turno successivo, altra vittoria agevole per gli Hearts, questa volta contro l’Albion Rovers (3-0), mentre altra faticaccia per i Rangers, che per aver ragione del Motherwell hanno avuto bisogno del replay ad Ibrox (3-0), dopo il pareggio per 2-2 di Fir Park. Nei quarti di finale altra vittoria agevole per gli Hearts, che di tutto si potevano lamentare in quella stagione meno che dei sorteggi di Scottish Cup e che ebbero la meglio a Tynecastle per 4-1 sull’Ayr United, mentre altre sette camicie sudate per i Gers, che, dopo lo 0-0 di Ibrox contro il Dundee, andarono a vincere il replay a Dens Park per 2-1. Il Celtic arrivò fino alle semifinali e, ovviamente, fu sorteggiato contro i Rangers. Peraltro, con Hampden in rifacimento, le due semifinali si disputarono negli altri due principali di Glasgow, e l’Old Firm andò in scena in un Celtic Park anch’esso in rifacimento, ma pur sempre casa degli Hoops. Eppure, al termine di un incontro bellissimo, i Rangers si imposero per 2-1 grazie alle reti di Ally McCoist e Jörg Albertz. Nell’altra semifinale, l’Heart of Midlothian vinse per 3-1 ad Ibrox contro il Falkirk. Incredibile ma vero, i Jambos per arrivare in finale non affrontarono nessuna squadra di Scottish Premiership.
Una finale da raccontare ai nipotini
E così, l’ultima partita di Walter Smith sulla panchina di Rangers, si disputò, ironia della sorte, a Celtic Park. Probabilmente, un manager esperto come lui aveva già capito come sarebbe andata dopo appena 30 secondi di gioco: il capitano degli Hearts, Steven Fulton scappò sulla fascia sinistra e, appena entrato nell’area dei Rangers, venne atterrato da Ian Ferguson. Calcio di rigore ineccepibile e trasformato da Colin Cameron, che spiazzò Andy Goram. La reazione dei Rangers fu veemente e Gilles Rousset, protagonista come detto in negativo due anni prima, fu decisivo sui tentativi degli italiani Lorenzo Amoruso e Rino Gattuso, prima che Brian Laudrup colpì il palo proprio in chiusura di primo tempo. Il gol decisivo della sfida arrivò al minuto 52, con un lungo lancio di Rousset che venne fatto sfilare superficialmente da Lorenzo Amoruso. Ne approfittò Stephane Adam che strappò la palla al centrale difensivo dei Rangers, trafiggendo Andy Goram con un potente diagonale. A 10 minuti dalla fine, il neo-entrato Ally McCoist accorciò le distanze, raccogliendo un bell’assist di Gattuso, ma il risultato non cambiò più e gli Hearts di Jim Jefferies alzarono la Scottish Cup dopo 42 anni di astinenza.