Scozia-Repubblica Ceca 0-2 – il solito esordio sanguinoso

Quello con la Repubblica Ceca è stato l’undicesimo esordio della Scozia nelle fasi finali delle competizioni internazionali più importanti, ovvero Mondiali e Europei.
Come successo in 6 delle precedenti 10 edizioni, la Scozia non solo non ha vinto, ma anche perso, compromettendo di fatto il suo passaggio agli ottavi di finale.

Chi è causa del suo mal…

Il gol da metà campo di Schick (foto Daily Record)

Lo diciamo subito: la Scozia, per mole di gioco e occasioni prodotte, probabilmente non meritava di perdere.
Il calcio però è uno sport dove vince chi segna più gol (nel caso della Scozia potremmo dire anche che può vincere chi segna dei gol) e ieri la Repubblica Ceca ha meritato di vincere. Ha lasciato “sfogare” la Scozia nelle sue consuete “sfuriate” offensive e nel momento più opportuno l’ha colpita.
Clarke ha dovuto rinunciare a Tierney dopo una botta subita in allenamento al ginocchio: l’assenza si dimostrerà, se non decisiva, quantomeno molto importante. La Scozia si dispone con un 3-5-2. Rispetto alle previsioni della vigilia, Cooper prende il posto di Tierney, Armstrong quello di mezz’ala al posto di McGregor, mentre davanti Christie vince il ballottaggio con Adams per affiancare Dykes.
Dopo una partenza vibrante della Scozia, al 16’ la prima occasione per la Repubblica Ceca: salvataggio di Marshall sul sinistro al volo di Schick, servito da Jankto. Poi sale in cattedra Robertson: prima, dopo una bella galoppata, serve Dykes ma lo striker si dimostra subito, diciamo, non in giornata, spedendo fuori da buona posizione; poi, su suggerimento di Christie, tira da buona posizione sotto la traversa ma troppo centralmente: Vaclik alza la palla in angolo. Poi, quando sembra che il primo tempo possa finire sullo 0-0, il vantaggio dei cechi: cross di Coufal, colpo di testa meraviglioso in torsione di Schick. Gol da applausi.
A inizio ripresa la Scozia si scuote e prova a trovare il (meritato) pareggio: prima Hendry colpisce la traversa con un tiro a giro, poi nuovamente Vaclik con un poderoso colpo di reni, evita un possibile autogol di Kalas. Poi, quando sembra che il pareggio stia per arrivare, arriva la doccia gelida: Schick si avventa su un rimpallo nella sua metà campo e di prima intenzione calcia di sinistro nella porta (colpevolmente) sguarnita della Scozia. E’ un gol meraviglioso, da record (mai negli europei un calciatore aveva segnato da oltre 45 metri), ma soprattutto decisivo. La partita per la Repubblica Ceca è in ghiaccio.
Nel finale di gara, ancora occasioni per la Scozia (nuovamente Dykes da ottima posizione, poi i neo-entrati Forrest e Nisbet), ma anche per il 3-0 delle Repubblica Ceca, con Schick che sbaglia il gol più facile di tutti. Non cambia più il risultato, ma nemmeno la sostanza: ora alla Scozia, contro Inghilterra e Croazia, servirà un miracolo per passare.

I 3 motivi di una sconfitta evitabile

Che Adams sconsolato (foto Daily Record)
  • L’assenza di Tierney – arrivata nel prepartita abbastanza a sorpresa, l’assenza di Tierney si è dimostrata importantissima. Tierney per questa squadra è fondamentale: per qualità tattiche, tecniche, fisiche, temperamentali e di leadership, è il giocatore più importante per la Scozia. Forse anche più di Robertson.
  • Schick > Dykes – la differenza sostanziale l’hanno fatta i due centravanti. Schick ha trasformato in oro le prime due occasioni capitate (nella seconda si è inventato un gol storico), Dykes ha avuto almeno 3 palle buone per segnare, ma non ne ha trasformata nemmeno una. D’altronde se uno gioca in Bundesliga tedesca e l’altro in Championship inglese, un motivo ci sarà.
  • Troppa fiducia al gruppo storico – la stampa si è, in parte giustamente, scatenata sulle scelte di Clarke, che non ha fatto partire dall’inizio l’unico attaccante che milita in Premier League, ovvero Adams. Inoltre, è stata data fiducia ad Armstrong, mai veramente decisivo in nazionale, e a Christie, che ha disputato una stagione mediocre, e non ha dato nemmeno un minuto a Gilmour e Turnbull, invocati a gran voce dai tifosi sui social.