Scozia, è la volta buona?

23 giugno 1998, stadio Geoffroy-Guichard di St Étienne, mondiali del 1998. La Scozia, spalle al muro dopo l’onorevole sconfitta della gara inaugurale contro il Brasile e il pareggio contro la Norvegia, deve battere il modesto Marocco e sperare che il Brasile non perda contro la Norvegia per passare per la prima volta agli ottavi delle fasi finali di Francia 98.
Quella partita sarà un disastro, la Scozia perderà con un umilante 3-0 contro il Marocco e la Norvegia batterà incredibilmente 2-1 il Brasile con due gol negli ultimi minuti e avanzerà agli ottavi di finale, dove perderà contro l’Italia di Cesare Maldini.
Ma la cosa più incredibile è che quella contro il Marocco è stata l’ultima partita della Scozia ai mondiali di calcio. Un’assenza di almeno 24 anni che sembra veramente senza fine.
Un sorteggio quantomeno non proibitivo
2002: Croazia e Belgio.
2006: Italia e Norvegia.
2010: Olanda.
2014: Belgio, Croazia e Serbia.
2018: Inghilterra.
Queste sono le squadre che, nelle precedenti edizioni delle qualificazioni ai mondiali, sono arrivate davanti alla nazionale scozzese. La prima è stata promossa direttamente ai mondiali mentre solitamente la seconda è andata ai play-off, ma nel 2010 e nel 2018, quando è arrivata seconda a pari merito, la Scozia ovviamente non è riuscita ad andare ai playoff per la differenza reti. Un classico.
Il sorteggio degli inediti e alquanto strani mondiali del Qatar (soprattutto per quanto riguarda il periodo, visto che si svolgeranno tra novembre e dicembre del 2022) però, non è stato troppo duro con la nazionale di Steve Clarke, che è stata inserita nel gruppo F con Danimarca, Austria, il consueto Israele, Fær Øer e Moldova.
Un girone facile? Senz’altro no. Ma sicuramente non impossibile, come spesso avveniva anche nel caso delle qualificazioni agli europei, dove la Scozia è riuscita a qualificarsi non per i risultati del suo girone di qualificazione, ma grazie ai risultati della Nations League e ai playoff vinti contro Israele e Serbia.
Vi ricordiamo che solo la prima accederà direttamente a Qatar 2022, mentre la seconda accederà alla seconda fase di qualificazione assieme alle altre 9 secondi dei gruppi di qualificazione e le migliori due vincitrici dei gironi della Nations League 2020 che non sono arrivate prime nei loro rispettivi gironi di qualificazione ai mondiali.
Ma conosciamo più da vicino le rivali della Scozia nel cammino a Qatar 2022.
Danimarca

Favorita numero uno al girone F, senza se e senza ma, guidata da Kasper Hjulmand, ex allenatore del Nordsjælland, con il quale ha vinto il suo unico titolo della storia, e Magonza.
In porta una sicurezza come Kasper Schmeichel (Leicester), in difesa il capitano Simon Kjaer (Milan), che fa coppia al centro con Andreas Christensen (Chelsea): proprio niente male.
A centrocampo un grandissimo calciatore (si, avete letto bene) come Christian Eriksen, inspiegabilmente scaricato da Antonio Conte all’Inter e assieme a lui l’interdizione di Pierre-Emile Højbjerg (Tottenham) più la completezza di Thomas Delaney (Borussia Dortmund) e Daniel Wass (Valencia).
L’attacco è forse il settore con meno qualità, ma se Martin Braithwaite gioca nel Barcellona un motivo ci sarà. E Yussuf Poulsen (Lipsia) ha molto molto talento.
Ci chiederete allora, ma che sorteggio fortunato è questo, allora? Semplice, sono la peggiore delle teste di serie, visto che le altre erano Portogallo, Spagna, Francia, Italia, Belgio, Olanda, Croazia e Inghilterra. La Danimarca è un’ottima squadra, ci mancherebbe. Ma trovateci una testa di serie peggiore di lei…
Austria

Sulla carta, una squadra leggermente superiore alla Scozia, ma con la quale gli uomini di Clarke, con la giusta testa e con la giusta determinazione, possono giocarsela.
Nella nazionale di Franco Foda, tecnico italo-tedesco alla guida della nazionale austriaca dal gennaio 2018, il portiere Pavao Pervan, che non gioca titolare nella sua squadra di club (Wolfsburg), mentre l’elemento di maggior valore è David Alaba, difensore centrale nel Bayern Monaco campione di Germania e d’Europa. A completare il pacchetto arretrato Aleksandar Dragović del Bayer Leverkusen, Martin Hinteregger dell’Eintracht Francoforte e Stefan Lainer del Borussia Möenchenlgladbach.
Come potete notare, l’intelaiatura della difesa gioca completamente in Bundesliga tedesca. In centrocampo la situazione non cambia di molto, con il capitano Julian Baumgartlinger (Bayer Leverkusen), Stefan Ilsanker (Eintracht Francoforte), l’esterno Valentino Lazaro, ex conoscenza del campionato italiano all’Inter e ora al Borussia Mönchengladbach, e Xaver Schlager (Wolfsburg).
In attacco c’è un’altra conoscenza del campionato italiano, Marko Arnautovic ora in Cina allo Shanghai, Marcel Sabitzer del Lipsia e Michael Gregoritsch dell’Ausburgo.
Questa squadra, come detto, potrebbe avere qualcosina in più della Tartan Army ma non può essere un caso che l’ultimo mondiale disputato dal Das Team sia stato lo stesso della Scozia, ovvero quello del 1998.
Israele

Farà ridere, ma Scozia e Israele ormai sta diventando un classico, visto che le due squadre si sono incontrate per ben 5 volte negli ultimi 2 anni. La Scozia nei 90 minuti ha battuto la nazionale Blu e bianca solo una volta, ma nell’occasione più importante, quella dei playoff per l’accesso a Euro2020, la Scozia ha sconfitto Israele ai calci di rigori in una tiratissima sfida ad Hampden.
Israele è molto più “scozzese” di quanto si possa pensare: il portiere, Ofir Marciano, difende la porta dell’Hibernian, mentre Hatem Abd Elhamed e Nir Bitton sono due giocatori del Celtic che giocano con una discreta regolarità da titolari. Per il resto, sottolineiamo la presenza di Eitan Tibi (difensore centrale del Maccabi Tel Aviv), Eli Dasa (terzino destro del Vitesse), Bibras Natkho (capitano e centrocampista del Partizan), Munas Dabbur (centravanti dell’Hoffenheim) e soprattutto Eran Zahavi (attaccante del Psv).
Nonostante le 5 sfide recenti siano state molto equilibrate, ci sentiamo di dire che se la Scozia giocherà al massimo del suo potenziale, potrà battere Israele sia in casa che in trasferta.
Fær Øer

Verrà da ridere, già lo sappiamo, ma le isole Fær Øer sono già state insidiose per la Scozia. Si, stiamo parlando seriamente: per due volte nelle qualificazioni europee (quelle del 2000 e quelle del 2004) la Landsliðið ha fermato sul pareggio a Tórshavn la Scozia. Ovviamente stiamo parlando di una squadra nettamente inferiore alla nazionale scozzese, i cui elementi più importanti, Viljormur Davidsen e Hallur Hansson giocano nel campionato danese, più altri che giocano in quelli norvegese, danese e islandese.
Nonostante siano stati appena promossi in Lega C della Nations League, vincendo il proprio girone con Malta, Andorra e Lettonia, niente scherzi cara Scozia: 3 punti in Scozia, 3 punti nelle isole Fær Øer.
Moldavia

La Moldavia non è molto distante dalle Fær Øer, eppure per i parametri Uefa è la cenerentola di questo gruppo.
Vi segnaliamo un giocatore per ruolo: Alexei Koșelev, portiere del Fortuna Sittard in Olanda, Alexandru Epureanu, difensore dell’İstanbul Başakşehir, Artur Ionita, centrocampista del Benevento ed ex Cagliari, e Vitalie Damașcan, attaccante del Torino in prestito in Olanda al RKC Waalwijk.
Il resto è poca roba e anche qui chiediamo 6 punti alla squadra capitanata da Andy Robertson.
Attenzione, perchè tante qualificazioni sono sfuggite per i punti persi contro le piccole…