La League Cup è del St Johnstone

C’è sempre una prima volta: quella del St Johnstone in League Cup è assolutamente meravigliosa.
Ci sono voluti 137 anni (anche se la League Cup, a cui il St Johnstone ha sempre partecipato, ha appena concluso la sua 75a edizione) e due finali perse prima di arrivare finalmente a dama: i Saints l’hanno fatto con pieno merito, battendo un Livingston troppo poco pericoloso in fase offensiva e troppo disattento nell’occasione decisiva.
Un gol decisivo alla “scozzese”

Qual è il classico gol alla scozzese? Calcio d’angolo perfetto e colpo di testa altrettanto perfetto del gigantesco difensore, salito appositamente in area avversaria per il corner.
Tutto questo al minuto 31. Il minuto decisivo in questa finale di League Cup, con il Livingston, che sembrava destinato a scrivere una storia favolosa dal lieto fine, incapace di organizzare una seria reazione e di impensierire l’estremo difensore dei Saints, il bravo Zander Clark.
Nel prepartita, il manager del St Johnstone, Callum Davidson, ha dichiarato che qualora il St Johnstone avesse replicato la prestazione nella vittoria per 3-0 sull’Hibernian in semifinale, avrebbe avuto la possibilità di vincere il trofeo.
Ripetto all’ultima partita di campionato, Callum Davidson ha apportato un solo cambio per il St Johnstone, con il decisivo Craig Conway che ha preso il posto di Guy Melamed. L’esperto centrocampista Murray Davidson non era disponibile per un problema al polpaccio: vista l’importanza di Davidson nello scacchiere del suo omonimo manager, sicuramente non un’assenza da poco. David Martindale ha invece inserito Steve Lawson, il capitano Marvin Bartley e il bomber Scott Robinson nella sua formazione iniziale, relegando inizialmente in panchina Craig Sibbald, Alan Forrest e Gavin Reilly.
Il risultato avrebbe potuto essere più largo, visto che i Saints hanno praticamente dominato la gara, dopo un quarto d’ora iniziale abbastanza equilibrato e nel quale l’unica occasione è stata per il Livingston, con un tiro di Scott Robinson parata da Clark.
Da quel momento in poi, però, la partita è stata praticamente a senso unico. Come detto, al 31′ l’episodio decisivo: calcio d’angolo di Craig Conway e l’header (come dicono in Scozia) vincente di Shaun Rooney, che salta in testa a John Guthrie, un “piccolino” alto 1.91. Rooney nel finale di tempo ha cercato addirittura la doppietta, con un suo tiro da fuori parato da McCrorie.
Ad inizio secondo tempo, il St Johnstone ha sfiorato il raddoppio con Wotherspoon e McCart (decisivo il salvataggio di Ambrose), prima di rintanarsi nella propria metàcampo a difesa del prezioso vantaggio, non rischiando praticamente mai e rendendo inutili i 4 cambi finali di Martindale: dopo la Scottish Cup del 2014, la League Cup del 2021 è il secondo grande trofeo in bacheca del St Johnstone.
Le storie nella storia…

Quante storie in questo St Johnstone, che ad oggi è la seconda squadra scozzese nell’ultima decade per trofei vinti (2) dietro il Celtic (19).
Pensiamo a Stevie May, che al St Johnstone era cresciuto a livello giovanile ed era esploso prima squadra a 23 anni, prima di perdersi tra Inghilterra e Scozia (Sheffield Wednesday, Preston North End e Aberdeen). Alla fine ha scelto di tornare proprio nella sua Perth, dov’è nato e cresciuto. Lui c’era nel 2014, quando i Saints avevano vinto il loro primo trofeo, la Scottish Cup. Lui c’è oggi, quando i Saints hanno vinto il loro secondo trofeo, la League Cup.
Pensiamo al manager, Callum Davidson che nel St Johsntone ha giocato per anni (e si ritirò proprio dopo la finale del 2014) e che prima di ricevere la grande occasione dopo le dimissioni di Tommy Wright ha fatto l’assistant manager prima nel Dunfermline Athletic e poi nel Millwall.
Pensiamo a Craig Conway, l’autore del calcio d’angolo vincente, che dopo 10 anni su buoni livelli nella Championship inglese, è tornato in Scozia e a 35 anni ha vinto il suo secondo trofeo in carriera dopo la Scottish Cup del 2010 con il Dundee United.
E pensiamo anche al match-winner, Shaun Rooney, che a 24 anni non aveva mai giocato prima di questa stagione in Premiership e nonostante la sua proverbiale altezza (1.91) gioca da esterno di centrocampo con una qualità e una quantità davvero impensabili vista la sua stazza.
Ma pensiamo soprattutto ai tifosi del St Johnstone, che dopo essere rimasti a bocca asciutta nei primi 130 anni di storia, hanno vinto 2 trofei negli ultimi 7 anni: peccato che la situazione imponga loro dei festeggiamenti moderati, ma che gioia nel loro cuore…