Il giorno in cui i veri Rangers furono quelli di Berwick

Cosa vuol dire “tutta la magia della Scottish Cup”?
E’ una frase detta, ridetta e stradetta per testimoniare che il trofeo calcistico più antico del mondo è una competizione dove si vede di tutto e può succedere di tutto. Dove i top club della nazione vanno a giocare sui campetti di periferia, che presentano magari solo una tribunetta attorniata dal recinto che circonda il campo, tra l’entusiasmo della gente del posto che non vede l’ora di assistere all’incontro più importante della storia del piccolo club locale.
E la cosa bella è che, a volte, succede anche l’imprevedibile. Come quella volta a Berwick…

Inglesi in terra scozzese

Shielfield Park, la casa del Berwick Rangers (foto blogspot.com)

Il Berwick Rangers è un club fondato nel lontano 1881 e che ha una caratteristica molto particolare: nonostante sia la squadra di Berwick-upon-Tweed, paese di 12.000 anime inglese, che milita ininterrottamente nel campionato scozzese dal 1905. Il motivo è semplicissimo: il paese è ad appena 4 km dal confine con la Scozia ed è più vicino a Edimburgo piuttosto che alla maggiore città inglese più vicina, ovvero Newcastle.
Peraltro Berwick-upon-Tweed è stato nella sua storia, per diverse epoche, parte della Scozia, anche se è passato definitivamente sotto l’egemonia inglese nel 1482.
La storia del Berwick Rangers non è propriamente ricca di successi: il club ha militato tra i dilettanti fino al 1955, quando il club fu ammesso alla Division B (l’attuale League One). Da allora ha vinto due campionati, quello di Division Two (l’attuale League One) nel 1979 e quello di Division Three (l’attuale League Two) nel 2007. Nel 2019, a causa di una complessiva sconfitta per 7-0 ai play-off contro il Cove Rangers, i Wee Gers (i piccoli Gers in scozzese) hanno abbandonato dopo 64 anni le leghe professionistiche, e da allora disputa la Lowland League, prima lega dilettantistica del calcio scozzese.
Durante la sua storia, il club non ha mai avuto un grandissimo seguito di pubblico e ha passato diversi periodi con crisi finanziarie. Un grande successo fu l’eliminazione nel 1954 del Dundee (che solo un anno prima vinceva la sua seconda League Cup) dalla Scottish Cup con un incredibile 3-0, mentre nel 1964 i Borderers raggiunsero la semifinale di League Cup dove persero per 3-1 contro i Rangers.
Ma niente in confronto di quanto successe il 28 gennaio 1967…

Nell’anno dei Leoni di Lisbona

I Rangers 1966/67 (foto Pinterest)

Contrariamente a quanto si possa pensare, nella stagione 1966/67 i Rangers erano tutto fuorchè una pessima squadra.
Il fatto che rimasero senza trofei (la prima delle quattro stagioni consecutive a bocca asciutta), fu essenzialmente determinato dalla presenza dei Leoni di Lisbona, ovvero quel Celtic che vinse 9 campionati di fila e soprattutto in quell’anno vinse la Coppa dei Campioni, l’unica nella storia del calcio scozzese e la prima del calcio britannico.
A conferma della qualità della rosa dei Rangers di Scot Symon (manager che in 13 anni alla guida dei Gers conquistò ben 15 trofei), il fatto che quell’anno i Light Blues in campionato arrivarono secondi ad appena 3 punti dal Celtic, in League Cup persero la finale sempre con gli acerrimi rivali biancoverdi ma di misura per 1-0, mentre arrivarono perfino in finale di Coppa delle Coppe, dove persero contro il Bayern Monaco ma sempre per 1-0 e peraltro ai supplementari.
Il problema è che quella stagione dei Rangers è ricordata soprattutto per quanto successo in Scottish Cup.

“Il peggior risultato nella storia del club”

I giocatori del Berwick in trionfo a fine partita (foto Daily Record)

“E’ probabilmente il peggior risultato della storia del club”

Il capitano dei Rangers, John Greig, dopo aver stretto la mano a tutti i giocatori del Berwick Rangers

Il Berwick Rangers, all’epoca, militava in Division Two, la seconda divisione anche se sicuramente non al livello dell’attuale Championship visto che in Division One c’erano 18 squadre e in Division Two addirittura 20.
Per arrivare al primo turno di Scottish Cup, i gialloneri dovettero superare il Vale of Leithen (8-1) e il Forfar Athletic (2-0).
Poi, il sorteggio: Berwick Rangers v Rangers. I famosi Glasgow Rangers nel piccolo Shielfield Park! Sarebbe bastato solo questo per renderla una giornata storica. Nessuno avrebbe mai immaginato quello che sarebbe successo quel giorno…
In quel periodo, i Wee Rangers avevano un player-manager, Jock Wallace, che giocava in porta. Avevano iniziato bene il 1967 e la settimana prima avevano battuto lo storico Third Lanark, all’ultima stagione prima del fallimento, per 2-0.
Nonostante i gialloneri fossero uno dei club che i Rangers provarono a rimuovere dalle leghe professionistiche qualche anno prima, quel giorno non sarebbero scesi in campo già battuti in uno Shielfield Park esaurito in ogni ordine di posto (13,365), con una buona presenza ospite ma un pubblico casalingo decisamente più chiassoso.
La prima mezz’ora di gioco fu molto divertente con continui cambi di gioco. Poi al 32′ il Berwick passò in vantaggio a sorpresa con Sammy Reid, un “soldato di fortuna” che aveva girato molte squadre prima di arrivare al Berwick Rangers, che finalizzò una bella azione di squadra. Negli altri stadi di Scozia, i tifosi alzarono le sopracciglia quando scoprirono il parziale di fine primo tempo a Shielfield Park, sicuri però che, nel secondo tempo, i Rangers avrebbero ribaltato la contesa. Tutto ciò però non accadde.
L’eroe del giorno fu proprio Jock Wallace, player-manager che quel giorno parò anche i sassi e compì delle spettacolari uscite per sdradicare il pallone dai piedi dei giocatori dei Rangers, ma soprattutto guidò con la sua straordinaria impresa i suoi compagni, che quel giorno compirono quello che, ad oggi, viene considerato da molti il più grande Giant Killing dalla storia della Scottish Cup.