Giovanni Van Bronckhorst: la soluzione migliore per i Rangers?

In 149 anni di storia, solo 4 manager sinora erano riusciti a essere prima giocatori e poi manager permanenti dei Rangers: Willie Waddell, Scot Symon, John Greig e Ally McCoist
Da giovedì, si è aggiunto a questo club esclusivo anche Giovanni Van Bronckhorst, che è stato nominato come sostituto di Steven Gerrard.

Un vincente universale

La carriera di Van Bronckhorst è stata contrassegnata da tantissimi trofei: ben 19.

Da calciatore, Giovanni era un preziosissimo jolly, in grado di giocare sia da centrocampista che da terzino sinistro.
Iniziò la sua carriera nel Feyenoord, dove vinse 1 Coppa d’Olanda; passato successivamente proprio ai Rangers, Van Bronckhorst vinse 2 Premier League, 2 Scottish Cup e una League Cup, spiccando poi il volo verso l’Arsenal.
Anche ai Gunners si è tolto diverse soddisfazioni, vincendo una Premier League e una FA Cup con dei mostri sacri come Viera, Bergkamp e Thierry Henry.
E’ al Barcellona però, che Van Bronckhorst ha ottenuto i suoi successi più importanti, con 2 Liga e 2 supercoppe vinte, ma soprattutto la Champions League del 2006, vinta in finale, giocata da titolare come terzino sinistro, proprio contro l’Arsenal.

Giovanni Van Bronckhorst e Henryk Larsson con la Champions del 2006 (foto The Scottish Sun)

Dopo aver chiuso la sua chiuso la sua carriera al Feyenoord, vincendo un’altra Coppa d’Olanda, Van Bronckhorst ha iniziato la sua carriera proprio con i biancorossi, con i quali ha conquistato, oltre a 2 coppe e 2 supercoppe nazionali, quel campionato che al De Kuip mancava da ben 18 anni.
Dopo una breve e infelice esperienza in Cina, al Guangzhou, terminata nel dicembre scorso, Giovanni ha fatto ritorno in Europa.

Giovanni Van Bronckhorst e lo storico titolo d’Olanda 2018. (Foto Robert Vos)

L’uomo giusto al momento giusto?

Van Bronckhorst torna a Glasgow in testa alla classifica ed ereditando un vantaggio di 4 punti sul Celtic, con l’onere di mantenere il titolo in una Premiership che dovrebbe premiare i campioni con un posto automatico nella fase a gironi della prossima stagione di Champions League: dato l’impatto che avrebbe sul bilancio in perdita dei Rangers, questo è un occasione che non potrebbe permettersi di sbagliare.

Il board dei Rangers, optando per Van Bronckhorst, sembra aver fatto una scelta razionale e ponderata. E’ una nomina che ha suscitato un’ampia approvazione tra i tifosi dei Rangers e non solo perché l’olandese era così popolare con loro quando giocava con determinazione e grossa intelligenza calcistica, dopo il suo trasferimento di 5 milioni di sterline dal Feyenoord nell’estate del 1998, ma anche perchè ha anche un pedigree e una filosofia come allenatore che suggerisce che dovrebbe essere perfetto per raccogliere il testimone da Gerrard. Lo stile di gioco che predilige (al Feyenoord ha impostato la squadra con il 4-3-3 o con il 4-2-3-1) è simile a quello basato sul possesso sviluppato in modo impressionante da Gerrard nelle sue stagioni complete ai Rangers.

“Sono stato molto fortunato ad aver giocato sotto allenatori e leader meravigliosi. Sono stato allenato da Dick Advocaat, Louis van Gaal, Frank Rijkaard, Ronald Koeman e Arsene Wenger. Avevano tutti i loro modi e stili diversi, e ho cercato di formare la mia identità e le mie filosofie come allenatore, senza mai dimenticare gli aspetti positivi che ho preso da tutti loro. Essere un giocatore è meraviglioso, ma essere un manager è totalmente diverso. Hai diversi tipi di pressioni. Non ti lascia mai ed è quasi impossibile da spegnere, ma le ricompense sono grandi, e aiutare a portare al successo il Feyenoord è stata una sensazione incredibile. Voglio di più in futuro”.

Giovanni Van Bronckhorst

Ha trascorso diversi mesi con il City Football Group, osservando in prima persona i metodi d’allenamento di Pep Guardiola al Manchester City, vedendo tante cose che non aveva mai visto prima e aiutandolo a migliorare come allenatore, come lui stesso ha dichiarato.

E’ probabile che all’inizio van Bronckhorst operi in maniera conservativa, in quanto guiderà una squadra come i Rangers, lasciata in una posizione relativamente sana da Gerrard, anche se non ancora in grado di ripetersi con la stessa brillantezza della passata stagione. Ma c’è la prospettiva allettante per i tifosi dei Rangers che ora possono avere un uomo al timone in grado di iniettare idee fresche e vitalità alla loro squadra proprio quando ne hanno bisogno.

Giovanni Van Bronckhorst giocatore dei Rangers (foto footballtransfertavern.com)