Robbie Keane, classe pura a Celtic Park

Giocare per la squadra per la quale si fa il tifo fin da bambini è il sogno di tutti.
Non importa se la tua qualità sia superiore al suo livello, prima o poi troverai il modo di realizzare il tuo sogno.
Un irlandese dotato di grande talento

Robbie Keane nasce l’8 luglio 1980 a Tallaght, sobborgo residenziale ai piedi dei Monti Wicklow, ovvero le Montagne di Dublino. Cresce calcisticamente prima nel Fettercairn e poi nel Crumlin United, uno dei club migliori nella produzione di talenti calcistici in Irlanda.
Attaccante talentuosissimo, Robbie Keane si è trasferito da adolescente in Inghilterra al Wolverhampton Wanderers, dove ha esordito il 9 agosto 1997 ad appena 17 anni in prima squadra, segnando una doppietta contro il Norwich City in First Division (l’attuale Championship). Dopo aver realizzato 29 gol in 87 partite al Molineux, si è trasferito al Coventry City per 6 milioni di sterline, debuttando in Premier League ad appena 19 anni, realizzando 12 reti.

Dopo una sola stagione con gli Sky Blues si è trasferito all’Inter, quando Massimo Moratti ha sborsato 13 milioni di sterline per Robbie, che ormai veniva considerato da alcuni esperti come uno dei prospetti migliori calcio europeo, ma la situazione precipitò quando Lippi venne esonerato dopo la prima giornata di campionato e Keane è stato prestato nel mercato invernale al Leeds United. Quell’accordo divenne permanente nel maggio 2001 quando il club di Elland Road pagò 12 milioni di sterline per l’acquisto definitivo del centravanti. Con il Leeds United in profondi problemi finanziari, il Tottenham acquistò Keane nel 2002. Gli Spurs furono la svolta definitiva di Robbie, squadra con la quale giocò per 9 stagioni e conquistò la League Cup del 2007/08 (in finale contro il Chelsea), che ad oggi è l’ultimo trofeo conquistato dagli Spurs. La sua grande prolificità lo portò a meritare ampiamente la grande chance chiamata Liverpool (club inglese per il quale faceva il tifo da piccolo), che lo acquistò per ben 20 milioni di sterline; l’esperienza però non andò a buon fine: appena 7 reti in 28 partite e ritorno al Tottenham dopo appena 6 mesi ad un prezzo ridotto di 12 milioni di sterline: in totale, in 306 partite in maglia bianca, realizzò ben 122 gol.
Dopo un altro anno solare a White Hart Lane, arrivò finalmente IL trasferimento.
Un Keano in Paradise!

“Il Celtic è arrivato in un buon momento per me. È stata la mossa giusta. Non ho avuto la possibilità di ritornarci dopo il prestito, ma è stato un periodo incredibile, anche se alcuni campi da gioco non erano i migliori”.
– Robbie Keane –
1 febbraio 2010, giorno di chiusura del calciomercato invernale. Con un grande colpo di mercato, il Celtic si assicurò fino a fine anno le prestazioni di Robbie Keane, acquistandolo in prestito dal Tottenham, completando una finestra di mercato molto intensa per gli Hoops (8 acquisti, tra cui Edson Braafheid dal Bayern Monaco, sempre in prestito). Fu una sorpresa enorme quando Sky Sports rivelò la trattativa in corso per portare Keano al Celtic, 7 ore prima della fine del calciomercato: il suo ingaggio (65.000 sterline a settimana) era apparentemente fuori dalla portata del club di Glasgow ed infatti ad ogni sessione di mercato scattava tra i sostenitori del Celtic il “Robbie Keane rumour”, ovviamente sotto forma di scherzo.
Con i tifosi del Celtic scatenati sui social, l’annuncio ufficiale arrivò verso le 8 di sera. Poco dopo la mezzanotte, una folla di 5.000 tifosi degli Hoops si riunì fuori da Celtic Park, nonostante le temperature bassissime, per salutare il loro nuovo idolo. Robbie doveva brillare e dimostrare di essere la stella che i tifosi del Celtic avevano a lungo desiderato.

“Onestamente, l’intera esperienza di essere un giocatore del Celtic è stata fantastica. Venire da Londra e arrivare a Celtic Park a tarda notte e trovare 5.000 persone ad aspettarmi è stata una delle migliori sensazioni che si possano avere come giocatore.”
– Robbie Keane –
Il debutto di Keane arrivò a Kilmarnock proprio il giorno dopo la sua firma ma fu chiaro praticamente subito che il bomber irlandese non era in forma, sicuramente causa di tutto quello che era successo nell’ultimo giorno di mercato, e il Celtic perse per 1-0. Nella partita successiva, Robbie subentrò nella ripresa in Scottish Cup nella vittoria per 4-2 contro il Dunfermline Athletic, tormentando la difesa avversaria e realizzando il suo primo gol per il Celtic su calcio di rigore. Il suo tocco di palla eccellente, la visione di gioco e il suo movimento senza la palla si sono distinti in una prestazione che ha entusiasmato i tifosi del Celtic presenti a East End Park: Keano era due spanne sopra il livello della SPL.
Nonostante le speranze del Celtic di vincere la Premier League erano praticamente nulle ancora prima che Keane debuttasse con gli Hoops, con la condanna definitiva arrivata nella sconfitta di fine febbraio nell’Old Firm arrivata al 93′, quella mezza stagione in biancoverde è stata un vero e proprio piacere per il popolo di Celtic Park.
Il Celtic decise quindi di concentrarsi sulla Scottish Cup e il difficile scoglio dei quarti di finale (Kilmarnock in trasferta) venne superato con un roboante 3-0, siglato da una tripletta proprio di Keane. In Premier League, il pesante 4-0 subito il 24 marzo a St Mirren Park costò la panchina a Tony Mowbray, che lasciò la squadra a -10 dai Rangers, i quali avevano addirittura due partite da recuperare.
Al posto del manager uscente arrivò ad interim Neil Lennon e nonostante le cose in Premier League migliorarono, in Scottish Cup il Celtic venne clamorosamente ma meritatamente eliminato in semifinale ad Hampden dal Ross County per 2-0. Keano giocò quella semifinale ma non riuscì a fare la differenza a causa delle lacune tattiche, della poca determinazione e delle ingenuità difensive che aveva dimostrato il resto della squadra.
“Segnare gol quando sei un attaccante, non importa dove, ha quella sensazione eccitante. Ma certamente, crescendo e guardando il Celtic, avendo il privilegio di giocare qui e riuscendo a segnare alcuni gol mentre ero qui è stato extra speciale. Quindi, naturalmente, sarebbe bello se fosse potessi tornare al Celtic“
– Robbie Keane –

La stagione del Celtic si chiuse con 8 vittorie consecutive in campionato per il Celtic, che, anche grazie alla vittoria per 2-1 nell’ultimo Old Firm stagionale, accorciò il distacco dai Rangers a -6. Magrissima consolazione. Keane diventò il capocannoniere degli Hoops in quella stagione con 12 reti in campionato, nonostante avesse disputato appena 16 partite, ma a fine stagione ritornò al Tottenham perchè il Celtic non aveva i soldi necessari per acquistarlo a titolo definitivo.
Robbie, che in nazionale irlandese disputò 146 partite realizzando 68 reti (di gran lunga sia il giocatore con più caps che il miglior marcatore della storia della nazionale dei Bhoys in Green), sicuramente non aumentò la sua bacheca con la sua esperienza al Celtic, ma sicuramente realizzò il sogno di giocare con la squadra per la quale batteva il suo cuore da piccolo.
“Just walking out on to Celtic Park and putting on that green and white jersey, well, from start to finish the experience for me was great. I enjoyed every minute of it.”
– Robbie Keane –